“I dati del rapporto de “Il Sole 24 Ore” sulla qualità della vita a Salerno e nella sua provincia evidenziano una situazione particolarmente negativa per il nostro territorio sotto molti profili, e certificano per l’ennesima volta il fallimento della governance cittadina, provinciale e regionale che da troppi anni è nelle mani di Vincenzo De Luca, del Partito Democratico e dei suoi alleati”. Così il prof. Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega.
“La nostra provincia sprofonda al 97mo posto in Italia (su 107 province), perdendo, complessivamente, ben otto posizioni rispetto all’anno precedente – continua Tommasetti – Un risultato assolutamente negativo, quest’ultimo, che viene eguagliato nella nostra regione soltanto da Napoli, che si posiziona, nella classifica generale, appena dietro il territorio salernitano. Il crollo di Salerno e della sua provincia è evidente soprattutto in alcuni settori, cui si riferiscono gli indicatori integrati tra loro per ottenere il dato complessivo della classifica. La nostra provincia, infatti, si conferma tra le ultime (è al 100mo posto) per ricchezza e consumi, al 101mo posto in Italia per quanto riguarda la giustizia e la sicurezza, perdendo, in quest’ambito, ben sedici posizioni rispetto all’annualità precedente. Prestazioni ancor più negative sono quelle conseguite dal nostro territorio per quanto riguarda gli indicatori relativi a demografia e società, dove la nostra provincia è arretrata di ben trentotto posizioni rispetto allo scorso anno. Il dato positivo di crescita delle startup innovative (che, peraltro, corrono un rischio d’impresa ben superiore alle imprese tradizionali) è, purtroppo, offuscato da un dato forse ancor più grave dei precedenti: oltre il 30% dei nosri giovani non studia e non lavora, a fronte di un dato nazionale pari al 22,1%”.
“Occorre che De Luca e la Regione agiscano senza indugio – conclude Tommasetti – per provare ad arginare la situazione gravissima che il nostro territorio patisce da ormai troppo tempo: consolarsi per il tutto esaurito in una domenica per le Luci d’Artista è soltanto una presa in giro ad una città ed una provincia che da tempo si aspetta un rilancio sociale, economico e culturale”.
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