«Ci opponiamo a un “villaggio Crescent” in Costiera e non vogliamo altre Ischia». Così il consigliere regionale della Lega, Aurelio Tommasetti, all’indomani del voto in Consiglio sul complesso edilizio in previsione nel comune di Cetara, ribadisce la sua contrarietà e annuncia che la battaglia contro un progetto ritenuto non idoneo al territorio è destinata a non finire qui.
«Esistono dubbi di legittimità sia dal punto di vista giuridico che paesaggistico – ha aggiunto -. Un percorso che ha visto una serie di forzature visto che si vogliono realizzare 30 appartamenti e altrettanti posti auto in assenza di un Piano paesaggistico regionale (di cui siamo in attesa ormai da 7 anni) e di pareri fondamentali come quello del ministero della Cultura. Pensare di fare una cosa del genere a Cetara è pura follia, uno scempio e un disastro annunciato».
Per Tommasetti occorre fare presto: «L’ho detto in Consiglio e lo ribadisco: fermiamoci finché siamo in tempo. Non può finire come a Salerno, dove da vent’anni, più che delle carenze infrastrutturali, si continua a discutere di un condominio privato».
Sul piano ambientale il consigliere precisa il suo pensiero: «Non ci si può dare dei talebani ecologici, anche se in questo caso sposiamo la linea delle associazioni che hanno fatto ricorso come “Italia Nostra”.
Disastri come quello di Ischia sono sotto gli occhi di tutti, non possiamo aver già dimenticato. In Consiglio l’approvazione della delibera di Giunta regionale non ha avuto la maggioranza: solo 22 i favorevoli su 50 componenti. Pertanto, se i 5 Stelle non avessero partecipato al voto, come ha fatto il centrodestra pur presente in aula, i 5 voti contrari non avrebbero fatto scattare il quorum per l’approvazione».
L'articolo è apparso su Il Quotidiano della Costiera